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EMERGENZA DA COVID-19: LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA

Cari cittadini,

in questi 2 mesi difficili a causa della pandemia da Covid-19 c'è stata, da parte mia, una comunicazione quotidiana e sincera; ho sempre mantenuto un comportamento responsabile ed un atteggiamento positivo nei confronti della cittadinanza.  Questa cosa  - però - non è stata sufficientemente apprezzata da certi soggetti il cui unico talento è quello di stare alla finestra a curiosare sulla via principale per poi tuffarsi sui social ad emettere giudizi con un atteggiamento che non intravede nulla di fattivo, di onesto e di rispettoso. Accetterei le critiche se fossero costruttive, svilupperebbero altri valori, invece sono solo parole dette in libertà per screditare la mia figura di Sindaco o la protezione civile locale o i dipendenti comunali o… c’è sempre qualcosa o qualcuno che merita maldicenza!

 

Da un po’, in particolare, mi si contesta che non mi sono attivato, come hanno fatto un paio di sindaci del territorio, per far eseguire alla cittadinanza i test sierologici, sostitutivi dei tamponi, per la diagnosi di infezione da Covid-19. Ne esistono due tipi di questi test: quelli rapidi (prelievo dal dito) e quelli quantitativi (prelievo da vena). Solo questi ultimi sono stati, nei giorni scorsi, riconosciuti dalla Regione Marche per i dipendenti delle aziende, da effettuarsi su base volontaria.

Ebbene la situazione corrente è molto delicata e guardare le cose attentamente, valutarle nella loro complessità, anche correndo il rischio di fare scelte impopolari, ritengo che sia un fondamentale dovere dell’amministratore che ha a cuore la sua comunità.

 

Mi sono confrontato con gli altri Sindaci della zona, ho voluto capire l’evolversi della situazione, ho preso contatti con ditte che operano nel settore e la conclusione è stata che una risposta sicura sulla diagnosi di positività al Covid-19 può arrivare, al momento, solo dai tamponi che, però, sono gestiti esclusivamente dalla Sanità pubblica che li destina a categorie ben precise (dai sintomatici ai sanitari).

Se vogliamo sapere, quindi, se ci conquistiamo una patente di immunità eseguendo una analisi sierologica (cioè scoprire di aver già avuto la malattia e di essere guariti), ebbene i test sul mercato non daranno la risposta che cerchiamo. Insomma, seppur importanti per indagini epidemiologiche, questi test basati sull'analisi del sangue non possono ancora essere usati per la diagnosi di positività in quanto non ancora del tutto attendibili, non assicurando risultati certi al 100%. Così si è espresso il Ministero della Salute ritenendo che gli stessi  “…per il loro uso nell'attività diagnostica d’infezione in atto da SARS-CoV-2, necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa”.

Ecco perché, con l’assenso degli altri amministratori locali ed in accordo con la maggior parte dei Sindaci dell’Unione Montana Montefeltro, ho ritenuto di aspettare a propagandare l’opportunità di una tecnologia di rilevamento molto sensibile e con un alto margine di incertezza rispetto ai falsi negativi ed ai falsi positivi; questi ultimi dovrebbero ripetere e abbinare il test ad un tampone per verificare se effettivamente si sono sviluppati gli anticorpi e se la persona è effettivamente portatrice del virus.

I test devono servire non tanto per diagnosticare, bensì per capire la reale diffusione del virus senza creare confusione e panico fra la popolazione, questa, in attesa di regole chiare, è la nostra posizione e su questo si è espresso in modo esplicito anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Non escludiamo, chiaramente, la  possibilità in un futuro immediato di promuovere il ricorso a test sierologici più approfonditi, quando ne verrà accertata maggiore efficacia e precisione.

Concludo con un riflessione personale riguardo, invece, ai soggetti in premessa: mi chiedo come mai questi individui, questi ex di qualcosa, queste persone che mai hanno contribuito in alcun modo alla vita sociale e culturale del paese, non scendano in campo per aiutare e magari dare il cambio ai nostri volontari, che sono anche lavoratori, stanchi per le tensioni di questa emergenza? Abbiate la sapienza ed il coraggio di stare zitti, soprattutto se male informati!            

Luciano Arcangeli, Sindaco di Macerata Feltria

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